Fonte: www.ildubbio.it – da AdnKronos – 

 

Roma, 4 apr. (AdnKronos) – Il nuovo ‘Inventario nazionale dei rifiuti radioattivi’ è disponibile on line, sul sito web dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione – Isin (https://www.isinucleare.it).

Il documento contiene informazioni relative a volumi, masse, stato fisico, attività specifica, contenuto radioattività e condizioni di stoccaggio dei rifiuti, compresi il combustibile esaurito e le sorgenti dismesse. E’ quanto fa sapere l’Isin in una nota.

L’edizione 2019, la prima edita dall’Isin, operativo dall’agosto 2018, rappresenta uno strumento a supporto delle attività istruttorie e di vigilanza dell’Ispettorato. Predisposto sulla base dei dati che annualmente i diversi operatori, ai quali compete la responsabilità primaria della detenzione e gestione in sicurezza dei rifiuti stessi, trasmettono all’Ispettorato, l’Inventario da oggi on line è aggiornato al 31 dicembre 2017.

Per quel che concerne il materiale ad alta attività, Isin premette che “più del 90% del combustibile irraggiato delle quattro centrali nucleari nazionali dismesse non si trova più in Italia. E’ stato inviato in Francia e in Gran Bretagna, dove è stato riprocessato. Una quota è diventata materiale riutilizzabile, la parte residua, considerata rifiuto radioattivo, è stata stoccata in contenitori che faranno rientro nel nostro Paese. Il restante combustibile esaurito, non inviato all’estero e che ammonta oggi a sole 16 tonnellate, si trova nei siti Avogadro, Itrec, Opec-1, Ccr Ispra (VA), Lena, Triga Rc1”.